mercoledì 24 settembre 2014

Ovunque tu sarai, non abbandonarmi mai



In fuga, come spesso mi accade.
Voglia di starmene sola, qui in riva al mare.
Voglia di ritrovarti chiudendo semplicemente i miei occhi o lasciarli perdere nell'infinita distesa scura.
Ma stanotte c'è un odore particolare.
Odore di vento e di ricordi. 
Gli stessi ricordi che tornano ogni sera, proprio come le luci di Taranto che si scorgono in lontananza sul mare.
Ritornano sottoforma di fili di luce, proprio come la luna che si riflette tra le onde.
E qui, in questa notte di fuga e solitudine, su questa spiaggia che è il mio rifugio, accade la magia.

“Ciao” mi dici, con quell'accenno di sorriso, in equilibrio tra una nostalgica dolcezza e una sottointesa amarezza.
“Ciao” rispondo piano, quasi intimorita.
La tua mano si protende verso la mia guancia, la sfiora con la punta delle dita in una lenta carezza.
La tua presenza è forte, grande, immensa.
Odora di buono, di sogni che non hanno fine.
La tua figura è così come me la ricordavo: non molto alta, un po' curva ma massiccia, con quei lineamenti a tratti un po' duri.
Gli occhi verdegrigio t’illuminano i contorni decisi, le labbra sottili, la fronte corrugata,come se fossi assorto chissà in quale pensiero. I capelli argentati, colore di luna, si muovono nel vento, così come i tuoi vestiti leggeri e azzurrini. Sento l’odore della tua persona e il tuo respiro è calmo, sa di luoghi lontani, sa di acqua di mare… Di acqua di mare e di stelle...E di magia.
“Ti ho cercato tanto, nei miei sogni ed in ogni cosa, sai? Ti ho cercato nelle chiome degli alberi battuti dal gelido vento d'inverno. Ti ho cercato nelle fragili ali di una farfalla, in ogni filo d'erba e nel cielo terso di primavera…Ti ho cercato nei tramonti d'estate, nei canti delle cicale, tra le conchiglie e i granelli di sabbia,tra le spighe di grano dorate. Ti ho cercato tra i vicoli e i pendii dipinti di bianco, tra gli ulivi, tra i sassi e nei sospiri incantati della natura. Ti ho cercato sempre da quando sei andato via…”
Mi guardi e amorevolmente mi sorridi. Il palmo della tua mano s'apre sulla mia testa e scivola nuovamente sulla mia guancia. Scende ancora e le tue dita mi sollevano il mento. I miei occhi si fissano nel tuo sguardo.
“Sono sempre vicino a te, piccola mia, sono in ogni cosa che ti circonda, in tutto ciò che è buono e in tutto ciò che ti rende serena... Quando avrai bisogno di me, guarda la bellezza del mondo e sorridi. Io sarò lì, lì mi troverai tutte le volte e nel silenzio e nella semplicità, troverai la tua pace e la tua serenità. Tutto s'illumina se sorridi. Adesso devo andare.”
“Di già?"
"Si."
La mia mano si aggrappa al tuo braccio, cercando di trattenerti per un altro istante d'amore e di magia.
"Ti prego, ovunque tu sarai, non abbandonarmi mai.”
"Non lo farò, piccola mia".
Sorridi ancora una volta.
Poi ti giri.
Vai via senza voltarti.
Il tuo incedere è lento e leggero, ma carico di dignità e umiltà.
Te ne vai dal mio mondo, ti allontani da questo posto che un giorno è stato anche il tuo. Da questa realtà che ci tiene sospesi e divisi. Nell’aria riesco a cogliere quello che rimane di te, di me, di noi…Percepisco il nostro amore che mi sorregge ogni giorno, mentre vivo in bilico tra il presente e il passato, tra la realtà e il sogno. Mi aggrappo alla mia vita terrena e alla tua eternità. In attesa di quell'odore di vento e di ricordi che tornerà di nuovo mentre, di notte, sarò seduta su questa spiaggia, ranicchiata sulla sabbia ad aspettarti ancora.

                                                                                                  









2 commenti:

  1. Struggente e bellissima . Piacere di conoscerti cara Tenerotta . A presto . Mirtilla

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    1. Piacere mio, Mirtilla! E grazie per essere passata di qua... A presto!

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