lunedì 23 febbraio 2015

"Cinquanta sfumature di grigio" secondo la mia gradazione "cromatica"...

Ebbene si, lo ammetto: tre anni fa, durante la torrida estate pugliese,
ho letto il primo libro della "famosa e rovente" trilogia "50 sfumature di grigio"...
Più in là, mi capitò di avere sotto mano il secondo libro ma...mi arenai perchè fortemente annoiata  da una delle trame più insulse che io abbia mai conosciuto. Perché ho letto il primo libro? Semplice: sono curiosa per natura e volevo capirne il successo. Volevo capire come mai fosse diventato un best seller, volevo farmi un'idea personale...
E in qualche modo me la sono fatta.

Io credo che il successo di quel libro sia dovuto al fatto che la protagonista è una ragazza assolutamente normale e persino un po' goffa. Quindi, in un certo senso, è piuttosto facile per qualsiasi donna/ragazza immedesimarsi in lei e nel suo modo di approcciarsi per la prima volta a determinate situazioni.
Al di là di questo, però - cioè al di là di quella che, a livello editoriale, può essere stata la chiave del successo di questo libro - mi sono chiesta e continuo a chiedermi a un livello più profondo come sia possibile che una storia del genere abbia affascinato così tante donne. E mi pongo una domanda: ma le donne che hanno letto questo libro e si sono invaghite di Mr. Grey hanno, dentro di loro, la chiara, chiarissima consapevolezza della differenza tra ciò che può accadere in un romanzo e ciò che "non" dovrebbe accadere nella realtà? Hanno la consapevolezza della differenza tra un personaggio problematico e tenebroso e il tipo di uomo dal quale stare alla larga nella vita di tutti i giorni? Ecco, io spero fortemente di sì.
Beh, poi c'è anche chi sostiene che laddove ci siano scelte sessuali condivise, non c'è nessun problema. Ok, sono d'accordo. Tuttavia, nel caso di certe pratiche, resto comunque perplessa e con la testa zeppa di domande. Per le quali continuo a non avere risposta...
Ma torniamo alla realtà di questi giorni.... Qualche giorno prima di S.Valentino, è uscito in tutte le sale cinematografiche, il film tratto dal romanzo della James. A dire la verità, era da tantissimo tempo che sulla rete circolava il desiderio e il fremito impaziente di vedere questa benedetta trasposizione cinematografica: tutti non vedevano l'ora di dare un volto, un corpo e una frusta ad un uomo che ( si legge negli spot) OGNUNA DI NOI DONNE MERITA DI AVERE NELLA VITA.
Dopo aver letto questo ultimo lancio io ci ho provato a stare zitta, a far finta di niente,  a non vedere trailer e spezzoni rubati al set del film … ma proprio non riesco a non esprimere il mio parere e nel grande calderone emozionale post visione di chi è andato a vedere il film  tratto da un libro che potremmo definire “storico”, in maniera molto educata, seriosa ed ironica nello stesso tempo, vi spiego perché non mi era piaciuto tre anni fa, non mi piace ora e continuerà a non piacermi così come non mi piace  nessun libro che, cavalcando l’onda, parli di questo tipo di "amore".
La storia penso che la conosca anche la contadina lappone dispersa nella tundra che, per passare il tempo nelle gelide notti dell’anno, lo legge alla sua renna preferita: Anastasia Steele ( Ana), giovane  laurenda che vive in un mondo tutto suo,  fa un’intervista a Christian Grey, amministratore delegato della Grey Enterprises Holdings Inc. e siccome Mr.Grey è un “issimo” in ogni cosa, la nostra ingenua ragazza se ne innamora al primo battito di ciglia e al primo sguardo maliardo e avido che lui le lancia, dopo averla raccolta direttamente dal pavimento su cui è stramazzata.
 Mr. Grey bellissimo, ricchissimo, sensualissimo ma anche tanto malatissimo per quanto riguarda il rapporto fisico con una donna, non vuole certo farsi scappare l’occasione di provare il suo armamentario con la diafana ragazza che viene dai deserti lunari e le propone un incontro in cui le spiegherà cosa intende per legame.
E visto che Ana, oltre alla letteratura inglese aspira anche ad una laurea in pronto intervento psichiatrico, accetta la relazione col Grey e con tutte le sue regole, dominazioni, punizioni e umiliazioni. Addirittura firma un contratto!!!!
Credo sia inutile veramente che vi racconti tutta la manfrina perché sono quasi sicura che almeno per sentito dire, la conosciate tutti.
Sulla scia di quello che è stato un vero e proprio successo editoriale e una operazione di marketing  abilissima e furbissima, sono nate in questi anni tante di quelle Ana e tanti di quei Christian che ormai ho perso il conto. Le case editrici non se ne sono lasciate scappare una e quando un’aspirante nuova James non riusciva a far pubblicare il suo lavoro,  se lo editava da sola.
Che poi alla  fine la storia è sempre quella: una ragazzuola ingenua, possibilmente vergine o con qualche deludente esperienza che le fa cercare sul dizionario, ad ogni rapporto, il significato della parola orgasmo, e un uomo  “issimo” con degli attributi sessuali che Siffredi piange al confronto, un uomo "issimo" con una resistenza degna di una fornitura annuale di viagra, che a causa di un passato tormentato e doloroso non trova altro sfogo che battere come tappeti le povere crocerossine che gli capitano a tiro e che lo vogliono salvare dal suo oscuro io interiore.
Autrici affermate o alle prime armi non ci hanno fatto mancare nulla e non ci hanno risparmiato nessuna descrizione di corde, fruste, bende, cera, palette… Gli ordini poi che vengono dati a queste dissociate sono talmente folli e dementi che sembra impossibile possano essere descritti o fatti passare per atti d’amore.
Quando nella cronaca di ogni giorno purtroppo accadono realmente questi fatti, gridiamo allo scandalo, urliamo ogni tipo di insulto a chi non ci protegge abbastanza e non punisce severamente chi compie abusi e soprusi, svuotiamo magazzini interi di scarpe rosse per inondare piazze e strade di questo colore che ricorda il sangue e il dolore di tante donne balzate alla luce della cronaca e poi dimenticate in fretta perché in fretta si ripete di nuovo un altro femminicidio.
E poi basta un libro a farci scordare tutto. Basta un racconto che mescoli, in modo sapiente e furbo, amore e botte e sveniamo al pensiero di poter essere per un giorno al posto delle varie Ana, Summer, ecc. ecc.
Certo,non si può demonizzare un film così come non si può demonizzare un libro, ma nemmeno si possono leggere certi commenti o certe filippiche sullo spessore di questi romanzi (e relative trasposizioni cinematografiche), sulla sana sessualità consenziente dei due protagonisti, sul messaggio che l’amore può far guarire una persona psicologicamente disturbata, che l’umiliazione e la prevaricazione siano sentimenti di vera passione in un rapporto, che non sia violenza e basta.
Chiedo a queste paladine che difendono a spada tratta letture di questo genere cosa mai ci trovino di differente in un Christian Grey che obbliga Anastasia a certi comportamenti ed azioni e un marito che per non essere riuscito a raddrizzare la moglie, la elimina fisicamente.
Che se incappiamo per nostra sfortuna in un Grey qualunque, hai voglia a pensare al libro e a tutte le implicazioni emotive e psicologiche che nascondono in realtà il  suo amore profondo ed eterno.
Scappi tesoro mio, scappi più in fretta che puoi, se ce la fai.
 E’ questa la realtà, è questa la  cronaca fredda e spietata di tutti i giorni per tante donne . Se ami una persona non la fai piangere, non la punisci, non la umili, non la sottometti nemmeno a letto se questo significa usarla come un oggetto di piacere.
Quello che mi fa imbestialire è anche che a scrivere queste pagine siano donne. Donne.
Spiegami donna autrice perchè un uomo per dimostrarmi il suo amore, per farmi capire quanto profondo sia il suo sentimento e quanto tenga a me non conosca altro metodo che legarmi, picchiarmi come un baccalà, obbligarmi ad avere pluriorgasmi a comando, controllare ossessivamente ogni aspetto della mia vita e a comportarmi come una schiava subendo umiliazioni e umiliazioni?
Spiegami donna autrice come fai a raccontare certe scene umilianti e violente senza porti nessun problema? Come fai a spacciare sadismo e turbe mentali per attenzioni amorevoli e atti di passione? Come fai a pensare e a voler far pensare che la donna che le subisce goda e ne sia contenta?
Mi viene sempre in mente  un libro della stessa pasta delle Sfumature che avevo iniziato e poi cestinato subito, in cui l'autrice descriveva una scena nella quale la protagonista veniva tenuta a guinzaglio nuda nello studio dell’amante e come atto di deferenza o punizione doveva leccargli le scarpe . Questa scena degradante e violenta veniva spiegata , dopo alcuni commenti negativi, come “leggermente forte ma piena di amore e di tenerezza perché lui per non farla stare scomoda la posizionava davanti al camino e su un tappeto morbidissimo e costosissimo..
Qui le cose sono due: o chi scrive vive in un mondo tutto suo e non si rende conto della gravità di ciò che mette su carta o non conosce il significato della parola violenza sulle donne.
Comunque con buona pace di puritane, bacchettone e ipocrite ignoranti… abbiamo avuto anche il film di chi ha aperto questo filone di amori tribolati e agognati da quasi tutte le femmine del mondo (toglieteci le categorie sopra citate).
Io sarei voluta andare a vederlo. L'ho chiesto ad una mia amica. Ma non ci siamo andate, forse perchè l'interesse era praticamente inesistente. In effetti, come avrei mai potuto andare a guardare su uno schermo due alienati mentali che ho già incontrato in un libro???
Parlando con un'altra mia amica, mi fa :
"Hai letto i libriiiiiiii !?"
(Come fosse una impresa ercolina usare gli occhi non solo per truccarli !!!!!!!!)
E dopo aver snocciolato il mio parere negativo sulla trama ( e non solo), mi fa:
"No dai, non puoi dire che il pensiero di una storia d’amore così bella e appassionata non possa emozionarti e non farti dormire la notte!"
Beh certamente si, se li imiti… perchè mica è  facile cadere nelle braccia di Morfeo con un fondoschiena che urla vendetta dopo l’incontro ravvicinato con palette e frustini.
Stiamo sclerando donne mie (e di  brutto!!!) se continuiamo a ritenere questi libri degli erotici sentimentali e che ogni donna vorrebbe avere nella sua vita un Mr. Grey.
Oh si…io si lo vorrei, eccome se lo vorrei.  E quanti giochi ci farei assieme!
Al contrario però, a ruoli invertiti.
Lo farei aspettare in ginocchio sui ceci, nudo come un verme . Poi dopo averlo legato e bendato e, dopo avergli dato un paio di schiaffi col pacchetto del prosciutto appena comprato se non mi ha salutato bene, lo farei stendere sul tavolo da cucina e userei la sua schiena per  preparare da mangiare…taglia, sminuzza, affetta, batti e sbatti, impasta e... un bel caloroso flambeè come tocco finale.
Sono sicurissima che un trattamento del genere lo lascererebbe così pieno di voglia e di amore che la prima cosa che farebbe il mattino dopo il meraviglioso amplesso seguito, sarebbe correre all’Ikea a comperarmi tutti gli attrezzi da cucina che esistono al mondo!

In camera da letto ognuno può fare quello che vuole e non discuto assolutamente  se ad una donna piace essere strapazzata (anche se c'è modo e modo). Quello che non condivido è che questo modo di fare  venga chiamato amore, che sia scusato, capito e sospirato, addirittura augurato per ognuna di noi.
Da uomini del genere si deve solo fuggire e anche in fretta, perchè non può esserci amore sotto dominazione, umiliazione e dolore.
Quindi, liberissime tutte di amare o odiare questo tipo di letture ma dovremmo, in maniera decisa, dire che questo è un AMORE MALATO, che guarisce SOLO nel libro, perchè la REALTA' è maledettamente diversa e cruda.








mercoledì 24 settembre 2014

Ovunque tu sarai, non abbandonarmi mai



In fuga, come spesso mi accade.
Voglia di starmene sola, qui in riva al mare.
Voglia di ritrovarti chiudendo semplicemente i miei occhi o lasciarli perdere nell'infinita distesa scura.
Ma stanotte c'è un odore particolare.
Odore di vento e di ricordi. 
Gli stessi ricordi che tornano ogni sera, proprio come le luci di Taranto che si scorgono in lontananza sul mare.
Ritornano sottoforma di fili di luce, proprio come la luna che si riflette tra le onde.
E qui, in questa notte di fuga e solitudine, su questa spiaggia che è il mio rifugio, accade la magia.

lunedì 22 settembre 2014

Appartenersi senza possedersi

 

A volte basta poco: ti ritrovi tra le mani un oggetto, una frase,un'immagine e la mente comincia a mandare in onda il film legato ad un particolare ricordo. E' ciò che mi è successo ieri, mentre cercavo di dare un senso alla mia libreria, volendo sistemare i nuovi libri. Di solito, li metto in ordine di altezza perchè mi sembra visivamente tutto più ordinato. Il che comporta lo spostamento di altri volumi che celano numerosi tesori: vecchi foglietti che svolazzano via, dediche da parte di chi sa che regalarmi un libro equivale a rendermi felice; appunti di concetti che mi hanno particolarmente colpita, vecchie foto usate come segnalibri....
Mi è tornato in mente lui.

venerdì 19 settembre 2014

#TENDENZADURSO ... come essere al top in ogni situazione!

                        


Alzi la mano chi non ha mai sognato di diventare la regina di ... un qualcosa! 
Beh, capìta a tutte, è capitato anche alla Barbarella nazionale, che si è auto proclamata regina delle casalinghe, con tanto di vanto. Premesso che da tre anni a questa parte a casa mia è SEVERAMENTE VIETATO guardare la D'Urso, mi sono imbattuta per caso su questo giornale gossipparo e chi ti trovo in copertina?

mercoledì 17 settembre 2014

Cenerentola è la prova vivente che un paio di scarpe può cambiarti la vita!



 Ogni mio ritorno a casa che si rispetti, prevede un momento topico, un momento che diventa sempre più problematico da qualche anno a questa parte.
Disfare le valigie è diventata sempre più un'impresa: i nuovi acquisti lottano per conquistarsi uno spazio nell'armadio oramai traboccante. Vogliono essere titolari della squadra vincente dei miei outfit preferiti.Ma va là che con gli abiti, la questione si risolve abbastanza velocemente: stringi di qua, metti nel cassetto di là ed il gioco è fatto.
Ma con le mie bambine la cosa non è semplice.
Io le adoro, tutte, indistantamente, allo stesso modo. Rosse, blu, dorate, nere, scamosciate, lucide, con gli strass o coi fiocchetti, nutro per loro un affetto smisurato. Le ho desiderate tutte intensamente, innamorandomi di loro al primo sguardo. Si, lo ammetto: sono una shoesaddict. Una drogata di scarpe.

venerdì 12 settembre 2014

Una vita da... Delpierista!





Per chi, come me, è juventino D.O.C nonchè delpierista convinto,
oggi è un giorno particolare. Esattamente ventuno anni fa, al '74 di Foggia-Juventus, Fabrizio Ravanelli veniva richiamato in panchina per lasciare spazio a colui che ne avrebbe conquistato uno enorme, nei cuori della tifoseria juventina e non solo. Stava per esordire in serie A Alessandro Del Piero. Un giovane ragazzino che sarebbe diventato una delle leggende della squadra bianconera. La mia leggenda, il mio Capitano, idolo incontrastato della mia vita,dai miei 16 anni ad oggi (non me ne voglia Lllorente,ma Alex è sempre il number one).

Una "bollente" notte senese

Ieri sera, come accade spesso a casa, avevo un amico a cena: il da noi soprannominato "Nano", senese doc e contradaiolo infaticabile. Che poi non è che sia particolarmente basso, ma mio marito, nove anni or sono, non si sa perchè, gli affibbiò questo nomignolo e da allora è diventato il "Nano" per tutti. Addirittura anche in Puglia: " Com'è andata la cena col Nano?" mi chiederà mia madre tra poco al telefono. "Come sta il Nano?" mi dirà mia sorella. Ma non sono qui per parlarvi della fama del Nano o dell'origine del suo soprannome. Come vi dicevo, ieri sera era qui da noi: panzerottata e birra rigorosamente Raffo, quasi un rito irrinunciabile al mio rientro dal mio paese. Due chiacchiere per raccontare i miei tre mesi di "vacanza", per parlare della vendemmia che è appena cominciata, del corso da sommelier che frequenteremo insieme, qualche accenno calcistico e un pizzico di affari "sentimentali"... E poi PROGETTI. Da realizzare, da trasformare in realtà.